La mia storia d’amore con il karate ha inizio nel lontano 1978 in Belgio. Nel novembre di quell’anno presi la prima lezione; ricordo che ero eccitato come non mai. Avrei voluto iniziare molto prima, ma come spesso accade i miei non ne erano molto felici. Il vero motivo perché volevo farlo era che molto spesso mi trovavo coinvolto in qualche azzuffata. Non proprio per colpa mia, ma erano un po’ razzisti con gli italiani residenti in Belgio.
La mia grande fortuna è stata quella di avere subito un buon maestro, Dirk Heene, uno dei pionieri nel karate belga. Tutt’ora penso a lui con molto affetto: é stato lui a gettarmi delle basi solide per poter continuare, in più ha rafforzato in me ciò che in parte mi aveva dato già mio padre, ovvero un forte spirito. Un grazie dal profondo del mio cuore ad entrambi.
Nel 1983 mi trasferisco in Italia definitivamente. Non fu facile trovare una palestra dove ritrovare l’atmosfera del budo e per un po’ vagabondai da una palestra all’altra, ma il vero allenamento lo facevo fuori da solo nei campi. Fu cosi che alcuni ragazzi vedendomi chiesero se potevano praticare insieme a me; di li nacque l’esigenza di dover aprire una palestra. Nel frattempo cercavo il modo di potermi allenare con il grande Maestro H. Shirai. Sapevo che veniva a Firenze per dei corsi e decisi di andare a vedere, e cosi fu. Ricordo l’emozione nel vedere quella lezione e capii subito che quello sarebbe stato il mio Maestro per tutta la vita. Finita la lezione gli chiesi se potevo allenarmi con lui. Mi rispose che potevo frequentare quel corso a Firenze una volta al mese. Ricordo ancora la felicità quella sera nel tornare a casa. Dopo un po’ che frequentavo questo corso, il Maestro mi permise di potere andare ad allenarmi a Milano nella sua palestra, e da allora per tutti questi anni è stato con immenso piacere che continuo a scorazzare fra Capannori e Milano per potermi allenare con lui.
Il karate per me è una storia d’amore: va coltivato giorno dopo giorno con affetto, amore e tanta pazienza; ciò che lui dà in cambio è immenso e non si può esprimere con le parole. Mi ha dato dignità, onore, coraggio, forza, consapevolezza e tanta fiducia in me stesso. Io penso a lui come un alleato, un consigliere, un amico su cui contare sempre.