Pensiero

A cura del Maestro Cesare Del Pellegrino

Da quando iniziai la pratica del Karate,38 anni fa ad oggi non ci e stato un solo giorno in cui ho dubitato della disciplina.
Certo se penso al pensiero iniziale per cui mi dedicai a questa attività al pensiero odierno molte cose sono cambiate.
Qualunque sia il motivo per cui uno inizia non ha importanza  ,ben presto scoprirà praticando che le cose sono diverse da come uno immaginava. 

Per prima cosa e un sentiero lungo senza fine ,a volte anche tortuoso e conflittuale. 
Già il rapporto allievo Maestro si rivelerà non facile ,scoprirete molto presto che non potete barare Lui vi legge nel cuore e nell'anima e distruggerà tutto ciò che non viene dalla vostra esperienza personale,per sentito dire  non esiste.
Il suo compito e forgiarvi per portarvi al punto in cui sarete pronti a camminare da soli senza dubbi. Non ce una via di mezzo e Lui sarà impassibile,perché quella e l'unica strada.

Il dover mettersi alla prova se stessi tutte le volte nel buon e brutto tempo,sapendo che non ce fine a questo. Il sudore la fatica a volte anche qualche lacrima di nascosto,tutto questo fa parte del gioco.

Ma e anche vero che la soddisfazione che da il sentirsi migliorare ogni volta che saliamo un piccolo gradino e indescrivibile. Vedere da dove siamo partiti goffi e insicuri e poi dopo un po  sentirsi forti come dei leoni  anche questo e indescrivibile. Non ha prezzo e ogni goccia di sudore  ogni sacrificio viene ripagato.

Se ora mi chiedono cosa e il senso del Karate posso  rispondere e affermare:
“Che il Karate e fare di noi persone migliori in tutti i sensi”